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"Animali misteriosi": la leggenda continua (anche in agosto)...

Aggiornamento: 10 giu


Articolo di Giuseppe Stilo


A fine luglio avevamo tracciato un bilancio sommario delle storie di "animali misteriosi" (felini e un coccodrillo) circolate in Italia in modo intenso nel corso del mese.


Ad agosto gli avvistamenti di bestie fantasmatiche sono proseguiti ma si sono concentrati ancora una volta soprattutto in una zona abbastanza circoscritta del Comasco, dove hanno dato luogo a una vera mania per il "puma" ripetutamente segnalato, discusso e cacciato in tutti i modi ma mai documentato in maniera inequivoca.


A dare l'allarme ufficiale con un post su Facebook è stato il 5 agosto lo stesso sindaco del comune di Casnate con Bernate. Subito la Polizia provinciale, intervenuta, ha sospettato la presenza sul territorio di un "puma", tanto da piazzare quattro gabbie nel tentativo di catturarlo.


Nei giorni successivi gli avvistamenti si estendevano a zone limitrofe del Canturino.

Anche foto e video più o meno ambigui si succedevano a partire dal giorno 6, ma il "puma" o un più piccolo caracol - viste le taglie segnalate - non lasciava nessuna traccia intorno alle trappole piazzate.


Sebbene l'aspetto riferito dai testimoni fosse quello di un puma per colore, coda e muso, vista la taglia minuta il 10 agosto la Polizia provinciale di Como, alcuni agenti della quale avevano intravisto l'animale, dichiarava di sospettare la presenza non più di un "semplice" puma, ma di un non meglio precisato ibrido.


Gli avvistamenti dell'animale fantomatico proseguivano ancora l'11, ma si confermava che l'animale sembrava avere taglia assai ridotta (15-20 kg, quando il minimo per un puma femmina è di 35 kg e di 50 per i maschi).


Anche nuove gabbie e fototrappole piazzate il 12 agosto, però, non sortivano nessun effetto. Il "puma" rimaneva leggenda.

La copertura mediatica è proseguita anche sulla carta stampata, ma per parecchi giorni le novità sul puma del Comasco erano andate diminunendo. Solo il 23, un vistoso articolo apparso su "La Provincia" ha informato che nel frattempo, in maniera un po' più silenziosa, l'area interessata agli "avvistamenti" si era allargata ad altri comuni: San Fermo della Battaglia, Figino Serenza, Villa Guardia, Navedano, Senna Comasco, Prestino (che poi vuol dire periferia di Como).


Nella notte fra il 24 e il 25 la psicosi in sostanza è giunta nelle immediate vicinanze di Como città con conseguente allarme alla Polizia municipale e, proprio oggi 31 agosto, in chiusura di mese, La Provincia ha riaperto le danze riferendo la testimonianza di un giovane che la sera del 27, alla periferia di Cantù, si è visto attraversare la strada da un felino di "circa un metro e mezzo, di cui 70-80 cm di coda" e che lui in seguito ha collegato al puma che, ormai, sta diventando un caso piuttosto longevo.


Fototrappole di ogni tipo hanno continuato a crescere, ma senza risultati. Intanto le ipotesi circa la natura del fantasma si sono moltiplicate: caracal, caracat (ibrido fra caracal maschio e gatta abissina), volpe con la rogna...


Il Comasco non è stata però la sola area geografica italiana interessata ai "felini misteriosi" agostani: dal giorno 3 in poi, secondo l'edizione locale de La Nazione, un altro animale della stessa tipologia è stato ricercato dai Carabinieri nella valle del torrente Fosci, presso San Gimignano (Siena).


Anche a Guardiagrele (Chieti), sede nel mese di luglio e anche nel 2017 di avvistamenti di una "pantera", questo mese ci ha riservato novità. Il 30 il ritrovamento in località San Leonardo di un cane da pastore abruzzese dilaniato ha fatto pensare di nuovo al felino misterioso.


E comunque, forse vi manca il coccodrillo di Maccarese di cui abbiamo parlato il mese scorso. Tranquilli: dal 19 agosto, dopo otto anni di assenza sul posto, un altro è di nuovo ricercato dai Carabinieri forestali nel laghetto di Falciano del Massico, nel Casertano...


Ci risentiamo a fine settembre per eventuali ulteriori news dal criptozoo leggendario italiano!


Se nel frattempo voleste dirci qualcosa al riguardo, scriveteci a centro@leggendemetropolitane.eu, oppure via account Twitter @Ceravolc.


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