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C'E' POSTA PER FRANK


Oggi, 9 ottobre, cade la Giornata mondiale della Posta. Per questo, ho pensato a Frank.


Chi è Frank? Frank è una leggenda, un consiglio, un modo presunto per non aver più bisogno dei francobolli, almeno negli Stati Uniti. Del misterioso Frank parla, fra gli altri, Mary Rayme, bibliotecaria presso un penitenziario dello Stato del Maryland e autrice di un articolo su leggende e teorie cospirazionistiche sentite in prigione:


"Scrivi semplicemente la parola Frank dove va il francobollo", ho sentito dire a un carcerato rivolto a un amico mentre erano in biblioteca. Ho dovuto chiedere di cosa stava parlando. Mi ha detto che tutti sanno che un uomo molto ricco di nome Frank morì e donò i suoi milioni di dollari al Servizio Postale degli Stati Uniti. Adesso tutto ciò che deve fare la povera gente è scrivere il suo nome su una busta e la lettera verrà recapitata gratuitamente. Molti detenuti giurano di aver usato questo metodo, e che funziona.

La storia, però, non gira solo nei penitenziari. Snopes segnala diverse varianti diffuse via mail. A volte al posto di Frank c'è “Frankie”. A volte è il background a cambiare un po':


Ho sentito che se scrivi Frankie su una lettera al posto del francobollo puoi spedirla gratuitamente... La storia dice che Frankie (un ragazzino) è stato investito e ucciso da un furgone delle Poste e che i suoi genitori fecero causa all'ufficio postale. Essendo ricchi non volevano soldi: chiesero solo che l'ufficio postale recapitasse gratis qualsiasi lettera che avesse la scritta Frankie al posto del francobollo.

In altre versioni l'invio gratuito è stato ottenuto da una donna in seguito a un incidente stradale verificatosi fra il marito e un veicolo di proprietà delle Poste.


Ovviamente, inutile dirlo, Frank non esiste e il sistema non funziona.

La leggenda rientra nella categoria dei vari consigli passati di bocca in bocca per aggirare divieti, tasse, tariffe o altre cose del genere. Tanto per fare un esempio molto diffuso in Italia un paio di decenni fa, il classico, vecchio CD appeso allo specchietto dell'auto che avrebbe dovuto accecare l'autovelox, oppure i diversi consigli su come ingannare i risultati dell'etilometro (il mio preferito rimane sempre quello della monetina da tenere sotto alla lingua).


Dunque, com'è nata la storia di Frank? Tutta colpa del privilegio postale, il cosiddetto franking privilege, il “franco di porto”, come si chiamava una volta in italiano, ossia la possibilità per alcune categorie di persone di poter spedire la propria corrispondenza senza alcun costo apponendo un particolare timbro. In inglese il "marchio" della spedizione in franchigia viene chiamato appunto “frank”, e “franking” l'atto di mandarlo.


In Italia la franchigia postale fu introdotta nel 1818, quando per il Regno delle Due Sardegne re Vittorio Emanuele I effettuò un riordino del sistema della corrispondenza permettendo agli uffici statali e a chi ricopriva alti incarichi pubblici (deputati, sindaci) di non pagare nessuna spedizione. In sostanza il privilegio postale doveva impedire che tramite l’apposizione di un timbro lo stato pagasse una tassa a se stesso.


Nel tempo la legge sulle franchigie andò incontro a modifiche e ad ampliamenti, ad esempio per includere i militari in servizio attivo (anche quelli di eserciti alleati) o i prigionieri di guerra. Esistevano anche franchigie parziali, quelle in cui il pagamento del francobollo era ridotto (le famiglie dei giovani in servizio di leva, ad esempio, fino a tempi non remoti avevano uno sconto del 50% per comunicare con i loro ragazzi).


In Italia il privilegio postale fu definitivamente abrogato nel 1999, mentre negli Stati Uniti continua ad esistere, come nel caso del “congressional frank" che riguarda i membri del Congresso e la loro corrispondenza ufficiale.


Dunque, chi è Frank? Non una persona in carne ed ossa o un "messaggio segreto" che permette di non pagare la corrispondenza, ma timbro per uffici pubblici e per altre istituzioni statunitensi. A partire da questo dato reale è nata la leggenda metropolitana, arricchita nel tempo anche di un contesto che spiegasse in qualche modo le presunte ragioni che starebbero dietro all’immaginario trucchetto anti-francobollo. Senza una storia di contorno probabilmente funzionerebbero meno.


La causa intentata contro il servizio postale o l'eredità di un ricco generoso ne forniscono di ideali.

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