Articolo di Sofia Lincos e Giuseppe Stilo
Dopo una lunga pausa, il "puma del Comasco", il nostro felino misterioso preferito - comparso per la prima volta nel giugno 2018 e che da allora ci ha impegnati parecchie volte su questo sito - a metà febbraio ha visto una fioritura di nuovi avvistamenti e, di conseguenza, una ripresa del dibattito e delle voci sulla realtà dell'animale leggendario.
La sarabanda si è riaperta sabato 16 febbraio. Quel giorno La Provincia di Como, che sin dall'inizio segue ogni storia sul puma con grande attenzione, ha dato largo spazio a quanto riferito da un uomo di Solzago, paese ad est del capoluogo lariano. Secondo costui, due sere prima un felino marrone si aggirava nei prati intorno all'abitato. Sarebbe stato quattro volte più grosso dei suoi gatti, che pesano sette chili. Più che a un puma, l'articolista del quotidiano comasco pensava a un esemplare di caracal, una specie che nei favori degli abitanti della zona fa ormai concorrenza diretta al "puma" originale.
Tre giorni dopo, il 19, nuovo allarme de La Provincia. Il puma era "tornato nell'Olgiatese", dove una donna di Albiolo l'aveva visto la sera di venerdì 15. L'animale le aveva tagliato la strada mentre era alla guida dell'auto. Lento, di colore chiaro, sul beige, la coda lunga che poggiava per terra.
Si arriva a sabato 23 febbraio, e di nuovo La Provincia denuncia un nuovo cucù fatto dal puma, stavolta a Somazzo, la mattina di martedì 19.
Mentre effettua le sue consegne un portalettere vede un "grosso animale" con il muso rivolto verso il basso, che mangia qualcosa e muove le mascelle. Gli sembra un cane, però ha le orecchie a punta. L'uomo si avvicina sino a venti metri e lo riconosce dalle immagini già pubblicate dal quotidiano: è il felino. Ha paura, sale in macchina e rientra in paese, controllando dai retrovisori che l'animale non lo segua.
Si fa un salto di due settimane e si arriva all'8 marzo, quando il giornale annuncia che il giorno prima, prima dell'alba, una donna ha visto un animale insolito nei boschi di Fino Mornasco, sede in passato di altre voci e osservazioni. Stavolta la testimone esprime la sua assoluta certezza in ciò che ha visto: coda lunga, orecchie a punta, colore marroncino, taglia media. Pensa anche lei a un caracal, dato che ne ha già visti esemplari dal vivo. Le è parso comunque magro, impaurito.
Questa fase sembra essere culminata nei commenti apparsi il 9 marzo sia nella versione cartacea de La Provincia, sia sul sito.
Il comandante della Polizia provinciale di Como quel giorno ipotizzava che l'animale fosse ferito, debole, e che quindi potesse spingersi verso gli abitati e i pollai. Si attendeva dunque un aumento delle segnalazioni. Al cronista che gli chiedeva come avesse potuto sopravvivere tutto questo tempo, il funzionario rispondeva che una parte degli avvistamenti erano credibili, sottendendo dunque che per lui la realtà del "felino misterioso" era altamente plausibile.
Con un po' di ottimismo, si suppone che l'animale sia sopravvissuto, visto che non è stato trovato morto.
Ma poi, a metà marzo, è giunta un'altra, grande novità, e non da Como: il "puma" è stato segnalato nell'hinterland milanese, nemmeno troppo lontano dalla metropoli, nel Quartiere Olmi, a Cesano Boscone.
La sera del giorno 12 un cittadino ha dichiarato di aver visto "un puma in mezzo ai campi", sia in una telefonata alla Polizia locale, sia sulla sua pagina Facebook. Qualcuno ha poi cercato di associare l'osservazione alla presenza di un grosso cane da pastore tedesco. Sta di fatto che un sopralluogo compiuto sul posto dagli agenti della Polizia municipale non ha condotto ad alcun esito.
Per quanto ne sappiamo, l'episodio milanese sembra comunque esser rimasto isolato.
Invece, all'altro capo d'Italia, in Basilicata, nel frattempo è tornato ad esser segnalato un altro felino misterioso (una presunta pantera) che già nel maggio del 2017 aveva tenuto in allerta i dintorni di Pisticci (Matera).
Il 6 marzo, sul sito dell'emittente locale Radio Laser, è stato annunciato che giorni prima un impiegato delle Poste aveva avvistato in contrada San Gaetano, non lontano dallo stadio sportivo, un "felino scuro" che gli era parso di notevole stazza e che gli aveva fatto tornare in mente le notizie già lette due anni prima. Lo aveva seguito col binocolo per diversi minuti, tanto da indurlo a rinchiudere i cani per paura che la bestia non identificata si avvicinasse alla sua proprietà.
Restate con noi: il CeRaVoLC scommette che con l'arrivo della bella stagione i gattoni fantasma si moltiplicheranno di nuovo...
AGGIORNAMENTO DEL 3 APRILE 2019:
Apprendiamo che sabato 30 marzo su La Provincia è apparso un nuovo, vistoso articolo. Un "puma, o un caracal" è stato visto la mattina del giorno prima da una coppia di Alserio. "Faccia da gatto, grosso il doppio rispetto a un cane di stazza corpulenta e col pelo di colore miele tendente allo scuro", si trovava ad alcune decine di metri di distanza.
Avvertito il sindaco, questi non si è risparmiato nella foga, avvertendo, nell'ordine, Polizia locale intercomunale, stazione dei Carabinieri di Erba, amministrazione provinciale di Como e gruppi social - Whatsapp incluso.
L'effetto, come si potrà intuire, è quasi scontato.
Si ringrazia Roberto Labanti - CICAP per le fonti fornite. Immagine di Briam Cute da Pixabay
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