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L'ostinazione della nave


articolo di Sofia Lincos


TikTok è l'ultima frontiera del folklore contemporaneo. Ospita video che devono essere per forza brevi, incisivi, realizzati apposta per farsi notare nel mare magnum degli altri post: un ambiente perfetto per chi voglia raccontare una leggenda metropolitana.


L’età media degli utenti, oltretutto, è abbastanza bassa; questo fa sì che una storia datata, che magari su altri social sarebbe stata bollata come “vecchia”, suoni invece fresca e raggiunga picchi di viralità impensabili. È quanto successo con un video postato di recente dall’utente zombiebait224 e intitolato Actual radio conversation between the Irish and British off the coast of Kerry (Vera conversazione radio tra gli irlandesi e i britannici al largo della costa di Kerry).


Il filmato, che ha superato i quattro milioni di visualizzazioni, riporta la seguente conversazione:


Comando irlandese: Siete pregati di virare 15 gradi a nord dalla rotta per evitare di entrare in collisione.
Comando britannico: Vi suggeriamo di cambiare la vostra rotta di 15 gradi a nord per evitare la collisione.
CI: Negativo. Siete voi che dovete cambiare la vostra direzione di 15 gradi per evitare la collisione.
CB: Qui è il capitano di una nave britannica che parla. Ribadisco che siete voi a dover virare.
CI: Negativo. Ve lo ripeto, cambiate rotta.
CB: Questa è la portaerei HMS Britannia! La seconda più grande nave della flotta atlantica inglese! Siamo accompagnati da tre cacciatorpedinieri, tre incrociatori e numerosi altre unità di appoggio. Vi chiedo di cambiare la vostra rotta di 15 gradi a nord o ci vedremo costretti a prendere le misure necessarie per assicurare la sicurezza di questa nave!
CI: Qui è il faro. A voi la scelta.

Speriamo di non deludere nessuno rivelando che la vera conversazione radio non è mai avvenuta. Si tratta di una delle più longeve bufale di internet, che circola in diverse lingue almeno dal 1996. Al di fuori del web, però, è ancora più antica: il sito di debunking Snopes ne aveva trovate tracce risalenti agli anni ‘30.


Nel 2005 se ne era occupato anche il giornalista Paolo Attivissimo, per il suo servizio antibufala. Quella volta si trattava di una nave americana al largo della costa spagnola. Particolarmente divertente, in quell’occasione, la risposta dell’operatore del faro:


Spagnoli: Vi parla Juan Manuel Salas Alcantara. Siamo due persone. Ci scortano il nostro cane, il cibo, due birre, e un canarino che adesso sta dormendo. Abbiamo l'appoggio della stazione radio "Cadena Dial de La Coruña" e il canale 106 di emergenza marittima. Non ci dirigiamo da nessuna parte, visto che parliamo dalla terra ferma, siamo dentro il faro A-853 di Finisterre, sulla costa galiziana. Non abbiamo la più pallida idea di che posto abbiamo nella Classifica dei fari spagnoli. Potete prendere le misure che considerate opportune e fare quel cazzo che vi pare per garantire la sicurezza della vostra nave di merda che si sfracellerà sulla roccia. Pertanto, insistiamo di nuovo e vi suggeriamo di fare la cosa più sensata e di cambiare la vostra rotta di 15 gradi sud per evitare la collisione.
Americani: Bene, ricevuto, grazie

È interessante scoprire chi siano, di volta in volta, i protagonisti di questa storia. Nel ruolo della nave che si rifiuta di cambiar rotta, si trova di solito un’unità di una grande potenza militare, di norma Gran Bretagna o Stati Uniti, con questi ultimi quasi sempre rappresentati dalla Abraham Lincoln, dall’Enterprise, dalla Missouri, dalla Coral Sea o dalla Nimitz - corazzate, navi da assalto anfibio o portaerei in molti casi ormai passate nella riserva o addirittura andate in disarmo. Il faro è il più delle volte spagnolo, canadese, irlandese oppure scozzese: nelle varie versioni, si alternano luoghi come Finisterre, Newfoundland, Puget Sound, o la costa della Carolina (l’ambientazione di Kerry circola almeno dal 2008). In pochissimi casi faro e portaerei appartengo alla stessa nazione: il tema della storia è chiaramente quello dell’arroganza del potente punita da parte di chi, pur meno provvisto di armi e strumenti di offesa, ha comunque dalla sua buone ragioni - anzi, ottime (non ultima, l’intelligenza). Non stupisce che sia stata usata come parabola, su siti e libri dedicati all’autorealizzazione o al marketing, per evidenziare i pericoli della mancanza di flessibilità e l’importanza della situational awareness. Sarebbe anche interessante capire se la dinamica generale della storia (potente/cieco - debole/vista acuta) abbia generato varianti della storia anche nell’Europa orientale dei tempi del comunismo, magari con la nave sovietica contrapposta ai fari polacchi, o tedesco orientali, o rumeni, o bulgari…


Forse è proprio questo che ha permesso alla leggenda di sopravvivere nel tempo, nonostante le smentite ufficiali e l’implausibilità: al giorno d’oggi, quasi tutti i fari sono ormai privi di operatori umani, ed è impossibile che una portaerei inglese o americana debba affidarsi alle comunicazioni radio per conoscere esattamente la propria posizione. Menzioniamo pure, en passant, che l’ultima HMS Britannia, una corazzata (nella flotta inglese ci sono state molte navi con questo nome), venne affondata da un sommergibile nel 1918, durante la Prima Guerra Mondiale: non esiste, nella Royal Navy attuale, una portaerei così chiamata. Quanto alla versione americana, nel 1995, fu la stessa US Navy a sconfessarla, in una pagina del suo sito dedicata alle domande frequenti. In quell’occasione, la storiella del faro veniva bollata come “una vecchia barzelletta simile a quelle che si trovano nei giornali popolari”.


E aveva ragione. Prima di approdare su internet e TikTok, la nave ostinata era già comparsa su riviste e raccolte di aneddoti. A quel tempo era più essenziale, meno elaborata, come in questa versione del 1939 (Dal volume 10,000 Jokes, Toasts and Stories, di Lewis e Faye Copeland):


La nebbia era fitta, e il capitano del piroscafo scrutava oltre il lato del ponte. All’improvviso, con sua grande sorpresa, vide un uomo appoggiato a una balaustra, a pochi metri di distanza. “Ehi, tu, stupido!”, ruggì. “Dove diavolo credi di andare con la tua nave? Non vedi che ho la precedenza?”. Dall’oscurità uscì una voce sprezzante: “Questa non è una nave che fa segnalazioni, sir. Questo è un faro”.

Prima ancora, nel 1931, era stata una vignetta a immortalare la vicenda, in una forma ancora più concisa:

- Dove state andando con la vostra nave che fa segnalazioni?
- Non siamo una nave che fa segnalazioni. Siamo il faro!
(Dal quotidiano canadese Drumheller Review, 25 giugno 1931)

Tra le innumerevoli incarnazioni della storia, va segnalata la versione televisiva che ne fece nel 2004 Silva, un’azienda svedese di attrezzature e oggettistica navale. Il video pubblicitario vinse il Leone di bronzo all’International Advertising Festival di Cannes (protagonisti, questa volta, un faro irlandese e la peraltro inesistente portaerei americana USS Montana).


Conclude l’Irish Mirror, che ha dedicato un articolo al nuovo video su TikTok:


Quindi, [questa cosa] è veramente successa al largo della costa irlandese? No.
È comunque divertente? Sì.

Pur essendo in circolazione da oltre novant’anni, la storia del faro e della nave “potente” riesce ancora a far ridere, a stupire e a diventare virale. Le belle storie non muoiono mai.



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