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LA FAMOSA INVASIONE DELLE VIPERE VOLANTI, DI PAOLO TOSELLI, ORA IN LIBRERIA!


articolo di Giuseppe Stilo


Due mesi dopo l'ebook, dal 20 settembre è in distribuzione in libreria la versione cartacea della nuova edizione del libro di maggior successo di Paolo Toselli, La famosa invasione delle vipere volanti, edito da Ledizioni di Milano.


Come per le altre cose, sovente anche nel nostro argomento i libri sono frutto di improvvisazione o di interessi sorti di recente. Questo no. E' il distillato di una passione seria che dura da trent'anni. Toselli è il più tenace, informato e costante studioso italiano del fenomeno delle leggende contemporanee.


Per questo ha potuto produrre con facilità un testo adatto sia allo studioso di scienze dell'uomo che voglia accostarsi con i mezzi della sua disciplina a questi problemi, sia del lettore "normale" - basta che quest'ultimo sia dotato di curiosità e di sufficiente spirito critico.


Lo si legge con facilità, ma se ne avverte subito l'impressionante capacità di documentazione, che cela dietro la rapidità e la concretezza.


Per questo Toselli può permettersi di offrirvi leggende di ogni genere, per ogni gusto, di ogni origine e di ogni ambiente senza mai appiattirsi sulle cose che si dicono "oggi", ma mostrando, fonti alla mano, che di solito temi e motivi che stanno dietro alle nostre storie sono assai più "vecchi" di quello che pensiamo, anche se adattati ai contesti dei nostri giorni e ai nostri modi di comunicare e parlarci, in primo luogo via social.


Rispetto al quadro in cui uscì prima edizione del libro (1994), sempre più lo studio delle leggende contemporanee si è accostato ai metodi della ricerca folklorica, dell'antropologia, degli studi culturali, di psicologia sociale... E' proprio per questo, forse, che nell'Introduzione alla nuova edizione oggi più di allora Paolo tiene a dirci una cosa: ormai "leggenda metropolitana" è un'espressione usata come se volesse dire "balla", "falso", "stupidaggine". Beh, per lui le cose non sono così semplici. Le leggende metropolitane sono assai di più. Sono "narrazioni piene di significato, che vale la pena di studiare e comprendere".


E leggende metropolitane non vuol nemmeno dire fake news. Sono parenti di quelle, ma non sono la stessa cosa. Di solito, è il minimo che si può dire, una leggenda metropolitana non è creata a tavolino come i fake, ma è generata da una discussione collettiva non "guidata" e risponde a esigenze, paure e bisogni di un gruppo di persone più o meno anonime, difficili da identificare, dall'identità multiforme.


Completato da un ampio capitolo intitolato "Chi non muore si ripete" che aggiorna e definisce parecchie storie e rintraccia le probabili prime fonti di altre vicende, a cominciare da quella che dà il titolo all'opera, in qualche modo il lavoro di Toselli si differenzia pure dall'azione attuale dei fact-checkers, di chi si occupa quotidianamente di fulminare le "bufale" e dagli stessi debunkers, ruolo che pure noi del Ceravolc qualche volta impersoniamo.


Paolo non è uno che in qualche modo creda alla realtà di qualcuna delle sue storie, ma di una cosa è convinto (e questa convinzione è anche quella del Ceravolc che Paolo ha ideato nel 1990): aggressività, toni satirici, prese in giro, sbugiardamenti a getto continuo non sono suo obiettivo primario - pur essendo conscio, a leggere quanto scrive, che certe leggende metropolitane possono rivelarsi fonte di pericolo e di comportamenti discutibili.


Il suo fine è quello di capire, di documentare, di spiegare. E di chiedere collaborazione a chi legge: notizie, fonti, osservazioni, critiche, riflessioni. Chiede di non restare lettori passivi, magari divertiti o ammirati, ma di rivelarsi individui attenti alla mentalità collettiva - soprattutto curiosi nei suoi confronti.

Sapendo che, come scriveva Terenzio nel II secolo, homo sum, humani nihil a me alienum puto.


Sono un uomo, e niente di ciò che è umano, ritengo a me estraneo.

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