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Tre catene di sant'Antonio al prezzo di un audio



Articolo di Sofia Lincos e di Giuseppe Stilo


Il 15 settembre 2021 abbiamo ricevuto tramite una terza persona una catena di sant’Antonio. Non si tratta più, come accadeva un tempo, di un foglio spiegazzato e di incerta grafia, ma, naturalmente, di un messaggio che circola su WhatsApp in formato audio. La parola scritta ha lasciato il posto a quella orale, eppure chi ha registrato la catena racconta di star leggendo un testo (e di averlo tradotto lei stessa dallo spagnolo). Come vedremo, esiste, in effetti, un testo dal contenuto analogo che circola su Facebook e su Internet in quella lingua.


Ma ecco la nostra trascrizione del messaggio italiano, che dura in tutto 4’57” (gli errori sono nell’originale):


Oggi alle 3 e 25 la Luna farà un giro intorno alla Cabala. Zainudin Cabaredèth, che era uno sciamano astano, dice: assicurati di ascoltare tutto fino in fondo, perché alla fine c’è il segreto. Fuggi dalla noia ed alla fine dai grazie. Adesso qua hai ricevuto questa lettera. La felicità sta colpendo la tua vita, solo segui le regole.
Questa lettera è di Jurschoun di Olanda e ha già fatto 445 giri intorno al mondo e adesso è arrivata a te. Quando la ricevi devi inviarla a qualcuno al quale vuoi augurare felicità, anche se non credi alla felicità dei mondi paralleli. Tutto dipende da te. La vita di questa lettera iniziò nel 1254, è arrivata dopo in Russia all’inizio del secolo Venti. Una contadina, la contadina Tsigunova ricevette la lettera e dopo quattro giorni dissotterrò un tesoro; dopo si sposò con il principe Golistan o Golistyn [storpiatura del cognome russo Golytsin, una delle maggiori casate nobiliari di quel Paese, NdA] e si fece milionaria. Nel 1943 questa lettera arrivò al maresciallo Tutachevischi [storpiatura del cognome russo Tuchacevskij, NdA] il quale la bruciò, e dopo quattro giorni fu arrestato, giudiziato e fucilato.
Nel 1921 Conan Doyle ricevette questa carta e non la stampò, irruppe in una disgrazia e le furono amputate le mani. Nel 1980 Allan Pugakeva, o Pugaceva [in realtà, la cantante russa Alla Pugacheva, NdA] ricevette la lettera e ne fece venti copie e in quattro mesi ricevette un invito di un’impresa e ricevette 20.000 dollari nel suo conto personale.
Ci sono molti esempi analoghi a questi, in nessun caso devi interrompere questa catena. Prendi questo comunicato seriamente. Questo è il cammino tra il presente ed il futuro e non cambiare mai il testo. Adesso vi do dei segni e sono:
Y6181518E6+ZZ… XX scusate… ZXZXP5X. Dopo ve lo scrivo sotto.
Questi sono segni che attraggono felicità durante i nove anni. Questa lettera ha fatto il giro del mondo e adesso sta visitando la tua casa. Inviala alle persone che ne hanno bisogno. Non inviare denaro, la felicità non si compra. Non tenerla in serbo per più di 96 ore. Questa catena è stata creata da milionari venezuelani. Invia questa carta ai tuoi amici ed aspetta una sorpresa entro i quattro giorni. Dante ricevette la lettera nel 1929 ed avendole chiesto alla sua segretaria di mandare venti copie ricevette 20.000 dollari dopo alcuni giorni. Un signore di nome Dorose ricevette la lettera e non la inviò. Nel parto sua sposa morì dando alla luce un figlio malato. Il signor Dorose dopo ciò inviò tante lettere e suo figlio malato si recuperò.
Fai venti copie e mandale. Questo non è una bufala. Aspetta la sorpresa. Con amore, tutto è possibile. È la lettera della fortuna. La fortuna ha fatto il giro del mondo. La fortuna ti è stata mandata, e ti visitarà entro i quattro giorni seguenti! Buona fortuna!
Non piangere, ok? Dio ti ha visto soffrire per qualcosa, e ha detto basta. La benedizione viene a te. Se credi a Dio, invia questo messaggio, per favore. Non ignorarlo, è stato testato. Questa sera Dio correggerà due cose a tuo favore. Domani sarà il miglior giorno della tua vita. Non rompere questa catena. Inviala a venti persone e, per cortesia, alla fine, ringrazia.

Questo testo è letto in italiano da un’ispanofona; la catena originale sta diffondendosi da un po’ di tempo, sempre in spagnolo. Lo si trova su una pagina new age di Facebook come questa già il 3 dicembre 2020 (che, pur essendo in spagnolo, è gestita da un’utente ispanofona che sembra abitare in Texas). Due mesi dopo, se ne trova traccia su un sito colombiano, con data 5 febbraio 2021 e con riferimento a Bogotà. Lì la nostra catena è definita “la lettera della felicità”, si spiega che è diventata virale su WhatsApp e se ne fa un debunking: in quel caso, dunque, non c’è nessuna adesione al contenuto del testo.


La parte “russo-asiatica” della catena


Una caratteristica peculiare di questa catena è la presenza di diversi testimonial russi, molti dei quali identificabili con facilità. A parte la “contadina Tsigunova”, il primo nome celebre è quello di un “principe Golytsin”, che dovrebbe aver vissuto nei primi decenni del XX secolo.


Come accennavamo a commento della trascrizione, i Golytsin erano una famiglia importantissima, soprattutto nel Seicento. Furono sterminati con la rivoluzione bolscevica e la guerra civile. Difficile esserne certi, ma è plausibile che il riferimento volesse essere al più noto Golytsin tempi moderni, Nikolai Golytsin (1850-1925), che fu l’ultimo primo ministro dell’Impero russo e che fu fucilato in prigionia, senza troppi complimenti, dal regime comunista. Ad ogni modo, la favoletta della fortunata “contadina Tsigunova” non regge: Golytsin sposò una donna di altissimo lignaggio, Evgenia Andrejevna von Grünberg, morta in esilio in Francia nel 1934.


Il secondo riferimento è al maresciallo sovietico Michail N. Tuchacevskij, uno dei leader militari della guerra civile, protagonista del fallito tentativo sovietico di occupare la Polonia nel 1920 e organizzatore efficiente e zelante sia delle repressioni delle rivolte anticomuniste di quel periodo, sia, più tardi, dell’Armata Rossa. In questo caso, è vero che Tuchacevskij fece una pessima fine (fucilato dai suoi stessi compagni di partito nelle purghe contro l’Armata Rossa), ma non nel 1943, come afferma la catena, bensì nel 1937.


Il terzo personaggio, assai più gradevole, è la famosa cantante Alla Pugacheva (nata nel 1949), apprezzatissima ai tempi dell’Unione Sovietica anche in Occidente, e tuttora attiva. Il riferimento all’anno 1980 come data della “sua” lettera è interessante, perché sembra dare un termine temporale, a partire da cui almeno questa parte del testo potrebbe essere stata creata.


C’è però un particolare curioso. Per motivi che non sappiamo, l’audio attraverso cui ci è arrivata questa divertente catena omette un quarto e ancora più celebre testimonial sovietico, presente invece nel testo spagnolo: Nikita Kruscev (1894-1971), segretario del Partito Comunista dell’Unione Sovietica dal 1953 al 1964. Fu protagonista, a partire dal 1956, della fine del comunismo sovietico, quella fase durata sino all’inizio della destalinizzazione. Il messaggio spagnolo lo menziona in questi termini:


Khrushchev aveva ricevuto la lettera, ma siccome non l'aveva letta, fu destituito dai suoi amici in quattro giorni.

A parte l’esagerazione dei “quattro giorni”, è vero che Kruscev fu defenestrato dai conservatori di Leonid Breznev nell’ottobre 1964. Che lo sia stato perché non aveva letto la nostra catena, non siamo del tutto certi.


Prima ancora di questa serie di riferimenti così fortemente russo-sovietici, la catena contiene un’introduzione altrettanto interessante, che definisce in maniera ancora più specifica questa prima parte. Il testo originale (che traduciamo noi, qui), dice:


Zainudin Kabaev (guaritore di Astana): “Assicurati di leggere la conclusione della lettera, perché lì sta tutto il segreto. Tanti non seguono queste regole, e restano infelici! Fuggi la tristezza e leggi, e, alla fine, ringrazia!”

Un’apertura, quindi, che fa riferimento a una figura sciamanica di Astana (ora Nur-Sultan), capitale dell’odierno Kazakhstan, un Paese a maggioranza musulmana (e una delle quindici ex repubbliche sovietiche). Prima ancora, quasi a mo’ di datazione dell’intero testo, il testo spagnolo contiene questo incipit:


Oggi alle 3:25 del mattino la Luna farà il giro della Kaaba.

Ora, noi non possiamo sapere se questo richiamo sia direttamente connesso alla citazione del guaritore di Astana, ma di sicuro l’inquadramento della lettera sotto l’egida della tradizione sciamanica e di quella musulmana è peculiare. Già così, tutto indicava che la catena proveniva dal mondo russo, nel senso più ampio del termine; magari da qualche repubblica ex-sovietica dell’Asia centrale.


E, in realtà, sembra davvero che possa aver avuto origine in quel contesto, prima della sua diffusione in Occidente.


Una catena in cirillico, ma in realtà… tre!


La prima menzione che ne troviamo è in una pagina in russo che Google data al 2003. È un testo più lungo della versione spagnola, poi diffusa anche da noi in traduzione (sia pur con qualche errore e omissione).


Nel 2003 la parte dei testimonial (che è davvero una chiara espressione del mondo russo) è seguita da una seconda e da una terza sequenza ispirate in tutto a quella che, in un nostro lavoro uscito su Quaderni di semantica nel 2019, chiamammo “variante sudamericana”. Proprio da lì, infatti (forse dal Venezuela), sembra aver avuto origine, sino comparire in Italia nel 1954 per poi dominare il “mercato” del nostro Paese per un paio di decenni almeno.


Ecco la seconda lettera, quella che nel 2003 seguiva la parte russo-asiatica (la traduzione dal russo è opera del software di traduzione di Google, con aggiustamenti degli autori):


Questa è una lettera di buona fortuna. L’originale è in Inghilterra. La fortuna ha fatto il giro del mondo 9 volte. Ti è stata mandata la buona fortuna, ti visiterà entro 4 giorni dalla data di ricezione della lettera. La fortuna ti ha scelto come punto cruciale del suo cammino. Non è uno scherzo, riceverai la tua fortuna per posta. Non inviare denaro perché il destino non ha prezzo. Non conservare la lettera: deve lasciare le tue mani entro 96 ore (4 giorni). Un dipendente di una compagnia aerea ha ricevuto $ 70.000. John Oli ha ricevuto $ 40.000, ma li ha persi perché ha rotto la catena. George Wisson ha ricevuto una lettera, ma ha perso sua moglie, perché non ha continuato la lettera, ma prima della sua morte ha ricevuto $ 5 milioni. Si prega di inviare 20 copie e attendere cosa succederà entro 4 giorni.

Dopo questa tirirera, quando tutto ormai sembra concluso, di seguito, ecco materializzarsi la terza lettera, cioè la terza e ultima parte del testo complessivo in cirillico. Si ricomincia con l’intestazione, la menzione del presunto iniziatore della catena, le promesse e le minacce, la richiesta delle venti copie, sino - finalmente - alla chiusura del tutto, dopo ammonimenti e saluti.

Questa catena viene dal Venezuela ed è stata scritta da Sant'Antonio De Graab, un missionario del Sud Africa. Questa copia dovrebbe girare il mondo. Fanne 20 copie, inviale ad amici e imprese. Riceverai una sorpresa tra pochi giorni. Anche se non credi nella superstizione, presta attenzione a quanto segue. Constantin Jazz ricevette la catena nel 1930. Chiese alla sua segretaria di farne 20 copie e di spedirle. Pochi giorni dopo, ha vinto $ 2 milioni alla lotteria. Marco De Dane, impiegato, ha dimenticato che doveva liberarsene entro 96 ore. Perse il lavoro, poi, ritrovatola, ne inviò 20 copie pochi giorni dopo e ottenne un lavoro migliore. Dogny Frehrand ricevette la lettera e, incredulo, la gettò via. 9 giorni dopo morì. Nel 1987, una ragazza della California ricevette una lettera. Era una copia in cattive condizioni, difficile da leggere. La ragazza si era ripromessa che l'avrebbe ristampata e spedita, ma rinviò la cosa a più tardi. Le capitarono molti guai, e fra questi la necessità di costose riparazioni dell'auto. La lettera non aveva lasciato le sue mani entro le 96 ore! Alla fine, ristampò la lettera come promesso e ricevette una macchina nuova.
Ricorda, non inviare denaro, invia fortuna.
Non ignorare la lettera, accettala.

In tempi più recenti l’intero testo russo compare in raccolte satiriche come quella fatta dallo scrittore Zyama Islambekov nel 2005 in un volume pubblicato a San Pietroburgo, che potete leggere qui.


Il riferimento alla Ka’ba


Come abbiamo già anticipato, il testo italiano si apre con un fenomeno astronomico di difficile interpretazione: “Oggi alle 3 e 25 la Luna farà un giro intorno alla Cabala”. Per capire cosa potrebbe dire un’affermazione così sibillina, occorre ricorrere all’originale spagnolo, che recita: “Oggi alle 3 e 25 la Luna farà un giro intorno alla Kaaba”.


Come ben noto, la Ka’ba è l’edificio più santo della Mecca, quello che contiene la Pietra Nera (al-ḥajar al-aswad) e intorno al quale girano in più momenti i fedeli musulmani (la pratica delle ṭawāf) durante il pellegrinaggio presso il luogo santo (ḥajj), che è uno dei cinque pilastri dell’Islam. Probabilmente la traduttrice aveva maggior familiarità con le tradizioni ebraiche diventate moneta corrente new age che con la spiritualità islamica.


Nel mondo musulmano, comunque, almeno da una quindicina d’anni circolano in rete scambi di vario genere relativi a un incredibile “giro della Luna intorno alla Ka’ba”.


Nel 2014, ad esempio, su vari siti circolò una storia virale che annunciava l’incredibile evento astronomico. Ma gli stessi dettagli sul “giro della Luna” presenti nella nostra catena si ritrovano nel 2011 su forum islamici come questo:


Ho sentito che stanotte alle 3 e 25 la Luna farà il tawaf della pietra della Ka’ba dopo centomila anni e che in quel momento la luce della Luna diventerà blu, e che per qualsiasi cosa si pregherà, quella si realizzerà. Sarà vero?

E, addirittura nel 2007:


Stanotte alle 3 e 25 del mattino, ora della Mecca, la Luna girerà intorno alla Ka’ba. Questa cosa produrrà degli effetti in cielo e il cielo diventerà di una luce blu. Quello sarà il momento dell’accettazione delle preghiere. È una cosa che accade dopo dieci milioni di anni. Per favore, informate tutti perché passino la notizia. Le 3 e 25 del mattino ora della Mecca. Per la Malaysia occidentale e Singapore l’ora sarà le 8 e 25 del mattino.

Da tutto ciò si è giunti sino al nostro file audio del 2021, che, in maniera del tutto anacronistica, afferma che il giro della Luna avverrà “stasera” (mentre in realtà, come visto, quell’orario è stato indicato chissà quante volte, negli ultimi due decenni).


Due curiose peculiarità della catena


Aggiungiamo due particolari che ci hanno colpito in questa catena. Il primo è rappresentato dall’inserzione di un elemento new age vero e proprio: la presenza di quelli che il testo definisce “segni”. Sembrano rimandare ai codici numerici del guaritore kazako Grigori Petrovich Grabovoi, o ad altre pratiche simili.


Non si capisce bene quale funzione possa avere, in una catena di sant’Antonio abbastanza tradizionale, la recitazione di quella serie di numeri e lettere. Visto che “attraggono felicità” per un periodo di nove anni, si direbbero un bonus, un regalo ulteriore che la catena fa a chi ha fede nella sua potenza magica. Manda le copie, tu che l’hai ricevuta, e, visto che ci siamo, tieni presente anche questa serie sconclusionata di cifre, che può far comodo.


Una seconda particolarità è la presenza di un testimonial molto diverso dagli altri, a fronte della quale si fa fatica a rimanere seri. Si tratta dello scrittore Arthur Conan Doyle che nel 1921, per non aver stampato la catena (ma come avrebbe potuto, portandola in tipografia?) avrebbe subito l’amputazione di entrambe le mani! Come sia venuta in mente questa idea non è possibile dirlo: Conan Doyle morì di colpo nel 1930, ucciso da un infarto, a settantuno anni e completo di mani.


Una valutazione complessiva


In conclusione: il messaggio vocale è la traduzione in italiano di un testo spagnolo, a sua volta tratto probabilmente da una catena circolante negli anni Duemila in ambito russofono (ma non necessariamente in Russia... Forse nel contesto islamico di uno degli stati centro-asiatici sorti dalla dissoluzione dell’Unione Sovietica, magari il Kazakhstan).

Il testo in russo è costituito dalla fusione di tre lettere: la prima, quella più interessante, presenta il totale adattamento delle catene di sant’Antonio alla cultura russa, aggiornata da tratti new age e con testimonial provenienti da quell’ambito. La seconda e la terza, invece, sono due esempi di catene classiche, quelle “sudamericane” degli anni ‘50, che ponevano l’origine in Olanda o in un missionario africano, e che richiedevano di produrre un numero elevato di copie da rispedire entro breve tempo (venti copie in quattro giorni, per noi). Il fatto stesso che nel testo russo venga menzionato un numero preciso di copie da fare nel tempo di alcuni giorni testimonia con chiarezza che la catena nacque nell’era della posta tradizionale cartacea e non in quella della telematica, nella quale proprio la simultaneità degli invii e la mancanza di limitazioni quantitative dei destinatari sono caratteristiche centrali (in alcune versioni moderne, l’invito alla diffusione è rappresentato da un “mandala a tutta la tua rubrica”). Al tutto, poi, è stato aggiunto l’incipit di un’altra catena, quello relativo alla Ka’ba e al particolare evento astronomico che avrebbe dovuto verificarsi alle 3.25 (ma non si sa di quale giorno). Segno di un testo che deve aver viaggiato molto, in molte lingue diverse, modificandosi e fondendosi poi con altri testi simili.


Quanto alla traduzione italiana, oltre alla storpiatura di diversi nomi, ci sono alcune cose piacevoli:


  1. Il capoverso relativo a Kruscev, come già spiegato, è stato omesso;

  2. l’incipit, ha trasformato in Cabala la Kaaba (e non si capisce come possa fare la Luna a girarci intorno);

  3. Il testo spagnolo si conclude con un secco Envíalo a 20 amigos, ¡no puedes volver! (Invialo a 20 amici, non rimandarlo indietro). Quello italiano recita invece: “Inviala a venti persone e, per cortesia, alla fine, ringrazia”. Insomma, nel “rituale” che dovrebbe far funzionare la catena è stato aggiunto un passetto in più, plus joli.


Il tutto, paradossalmente, in un messaggio che raccomanda in tono imperativo:


E non cambiare mai il testo.

Le catene di sant’Antonio possono essere meravigliose.


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