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La vendetta è una foto servita fredda



articolo di Paolo Toselli


Una volta quelle che oggi conosciamo come leggende metropolitane circolavano grazie al classico “passaparola”, e poi rimbalzavano su qualche giornale come fatto di cronaca.

Oggi il passaparola si è trasformato, trasferendosi pressoché esclusivamente sui social, di cui anche i media mainstream si cibano in abbondanza.


È così che, il 23 maggio scorso, l’edizione online del quotidiano inglese Mirror ha riferito di un curioso episodio riportato dalla wedding planner Georgie Mitchell nell’ultimo episodio del suo podcast “Unfiltered Bride”, condiviso anche su TikTok.


Georgie, rivolgendosi alla co-conduttrice Beth, iniziava il suo racconto dicendo:


"Ho un'altra storia da raccontarti, non posso dirti chi me l'ha riferita perché non sono autorizzata a riportarla". Beth si era quindi affrettata a gridare scherzosamente: "Truffa!", prima che Georgie continuasse. E lei: “Ma f*****o, la racconterò lo stesso.


Allora, c'è stato un matrimonio, e gli sposi hanno celebrato il matrimonio. Una bella cerimonia e un ricevimento con aperitivo - si sono seduti e hanno mangiato. I discorsi [sono giunti] dopo il cibo”.


E aveva aggiunto: "Lo sposo si alza e dice 'per correttezza, prima di iniziare, ci sono delle buste in arrivo - potreste aprirle ora. Sì, quelle sono foto della sposa fottuta dal mio migliore amico, quindi ora me ne vado’. [Lui] lascia cadere il microfono e tutta la sua famiglia, che lo sapeva, se n’è andata. Perché volevano che la sposa fosse costretta a pagare per il banchetto".


Sconvolta dalla storia, Beth chiedeva: "Quindi la sposa ha dovuto pagare tutto?" Georgie aveva risposto: "La famiglia della sposa ha pagato tutto. E’ stata una s*****a, e anche il testimone".


Gli utenti di TikTok hanno elogiato lo sposo per la sua reazione al tradimento. Uno ha scritto: "La vita è tutta una questione di tempismo!! Che leggenda!!".


Già, che leggenda, ma non lo sposo, la storia!


Una classica leggenda metropolitana narrata negli ultimi decenni con numerose varianti un po’ in tutto il mondo, come avevamo già raccontato qui.


Tanto per citarne un paio di versioni, nel dicembre 2017, a Tepic, una città del Messico, secondo le cronache, era stata la sposa a svelare la tresca del novello marito, e la famiglia di lui aveva dovuto pagare quarantamila dollari per il fastoso ricevimento con più di 300 inviati. Potete leggerne qui e qui.


Una vicenda simile era salita alla ribalta delle cronache nel giugno 2007, quando, a Cassino, in provincia di Frosinone, un novello sposo, insieme alle classiche bomboniere, al termine del banchetto nuziale aveva consegnato ai partecipanti le foto compromettenti di sua moglie sorpresa in intimità col migliore amico, nonché testimone di nozze.


Ma se qualcuno in questi episodi ci vedesse fatti realmente accaduti, ecco una testimonianza che dovrebbe instillare qualcosa in più di un semplice dubbio.


Erano gli inizi del 2005, dunque anni prima degli eventi di cui sopra, quando sul blog leggendemetropolitane.net curato da Alessandro Piccioni veniva pubblicato un contributo a firma di una non meglio identificata “Ciberilla”.


“Era una festa di matrimonio con oltre 300 invitati. Dopo il "si", al ristorante, lo sposo novello si alza e si dirige verso il palco della band, ringrazia e prega di brindare alla sua salute e a quella della sposa. Ringrazia gli invitati che sono venuti da molto lontano, ringrazia il suocero che ha organizzato e finanziato lo spettacolare matrimonio.
Ringrazia inoltre tutti gli invitati per i bellissimi e sontuosi regali e li prega di aprire la busta che lui stesso ha precedentemente attaccato sotto la sedia di ognuno di loro.
Gli invitati restano curiosi e stupiti dell'originale sorpresa.
Lo sposo guarda le facce degli invitati, poi si gira verso il suo testimone e verso la sposa novella ed esclama: "Divertitevi alla festa!!" Dentro la busta c'erano 2 foto (formato 20 x 30) del suo testimone a letto con la sua futura moglie. Lo sposo aveva già capito che c'era qualcosa che non andava e aveva assunto, a tal proposito, un detective. Il matrimonio é stato annullato dopo 2 giorni. Molti avrebbero fatto saltare il matrimonio. Lui no.
La sua vendetta:
- I genitori della moglie pagarono per la festa di matrimonio circa 32.000 Euro
- Svergognò la moglie davanti a tutti
- Rovinò la reputazione del suo testimone e della mogliettina, definitivamente!”


Come non raffrontare i particolari della suddetta storia con la versione messicana? I trecento inviatati e il costo della festa (32.000 euro rivalutati, dopo 12 anni, in 40.000 dollari). Ma c’è un’ulteriore caratteristica nella narrazione del 2005 che ci indica come un tempo, agli albori del terzo millennio, prima dell’avvento dei social ma già nell’era digitale potevano diffondersi queste storie, la cui morale era sempre e comunque conservatrice.


Ce lo indicava la stessa “Ciberilla” a conclusione dei suo contributo.


“È naturalmente una storia molto fantasiosa: non c'è alcun nome la cui identità vada provata, nemmeno un luogo di riferimento o una data. E' solo un sistema per diffondere fotografie pornografiche, il cui formato viene specificato e che naturalmente erano allegate all'email originale ricevuta (e che mi sono astenuta dall'allegare!). Faccio presente che la stessa email è in voga anche in Toscana, e le foto allegate sono differenti!”

All’epoca, la “storia esemplare” era quindi trasmessa per mail, quasi come una sorta di lettera a catena. Saranno stati in molti a riceverla con quell'allora innovativo passaparola epistolare: la probabile traduzione in altre lingue era forse all’origine della “leggendaria” notizia di cronaca ambientata in Messico.


Insomma, Italians Do It Better!


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