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Primo appuntamento con debito decennale


articolo di Sofia Lincos e di Giuseppe Stilo


Quanto può costare caro un errore? Quest’estate è diventata virale una storia diffusa il 7 agosto 2019 su Twitter dal giornalista di GQ Sam White:


Un amico mi ha appena raccontato la storia di una sua collega di lavoro che è andata al primo appuntamento con uno, ha ordinato una bottiglia di vino (e poi altre due) e ha letto male il prezzo, pensando che fosse di £50, mentre era di £5000, e adesso ha sottoscritto un debito decennale per pagare allo Shard [un ristorante alla moda dell’omonimo grattacielo londinese, N. d. R.] quell’enorme conto del vino.

La storia è stata raccontata con maggiori dettagli l’8 agosto da un altro account Twitter, quello di un DJ dell’East London, cosa che probabilmente indica che quest’ultimo e il giornalista Sam White avevano sentito la storia da fonti diverse fra loro:


Non scherzo, un amico mi ha appena mandato una nota vocale e sto letteralmente piangendo dal ridere. Allora, una sua amica aveva avuto una giornata stressante al lavoro e aveva un appuntamento e quindi è andata in un bar dello Shard a ordinare una bottiglia di vino rosso, che pensava costasse £50 (tenetevi in testa questo numero per la fine). Il cameriere le porta il vino. Il suo appuntamento Tinder arriva e si unisce a lei nella bevuta. Lui fa “ordiniamone dell’altro”, così ordina altre due bottiglie dello stesso tipo che avevano appena aperto. La faccio breve. Il cameriere arriva con il conto. Adesso la parte divertente. Il conto era di £15000 per tre bottiglie; lei pensa ovviamente che sia uno scherzo ed è tipo macheccazz? (Qui è quando comincio a ridere). Lei fa “pensavo fossero £50.00”, e il cameriere “no, sono £5000 la bottiglia”. Allora lei ha cominciato a imprecare contro il cameriere dicendo “ma perché non mi hai detto che era così costoso?”. Il cameriere le ha risposto che loro hanno milionari che vanno e vengono e che sarebbe offensivo cominciare a dirgli il prezzo di tutto quello che bevono. Lei ha detto che non aveva i soldi e ha chiesto di parlare con il direttore. Il direttore le ha proposto di pagare il solo prezzo di costo, cosa che avrebbe fatto scendere il prezzo a £9000, ma lei ha detto che non aveva quei soldi. Così lei ora si è accollata un debito con questa ditta di £125 al mese per i prossimi 120 mesi (dieci anni).

Pochi giorni dopo è comparso anche un audio, proveniente da Whatsapp, che raccontava all’incirca la stessa vicenda. Storia vera o leggenda?


II fact-checking della BBC e del sito specializzato The Drinks Business non lasciano spazio a dubbi, la vicenda è completamente fittizia. Il 9 agosto era arrivata, su richiesta della rivista inglese di moda e lifestyle Grazia, anche una dichiarazione ufficiale della Real Estate Management UK Ltd, la ditta che gestisce attualmente lo Shard:


Abbiamo parlato con gli operatori dei bar e ristoranti che operano nello Shard e tutti hanno confermato che il presunto incidente non si è mai verificato presso i loro locali.

Siamo però di fronte a qualcosa di più di una semplice fake news; la storia, infatti, deve aver circolato oralmente e tramite le app di messaggistica istantanea, prima di venir intercettata dai quotidiani britannici. In entrambi i casi citati, la storia è stata riferita all’utente twitter da un amico; nel secondo, sarebbe accaduta a una sua collega di lavoro, che è come dire un FOAF, l’amico di un amico. Lo stesso Sam White, messo di fronte alla falsità della storia (condivisa oltre 1200 volte), si è giustificato affermando che era stato “ingannato” e che avrebbe dovuto cominciare a fare fact-checking su tutti i suoi amici. Sono storie, insomma, diffuse in buona fede grazie alla fiducia di cui gode chi ce le racconta. Piuttosto interessante, da questo punto di vista, l’osservazione di The Drinks Business, secondo cui


Un certo numero di utenti ha spalleggiato la storia di White, dicendo che conoscevano la donna personalmente e che la storia era vera.

Ma perché questa vicenda ha avuto così successo? La storia si inserisce nella tradizione ormai consolidata - e dalle sfumature leggendarie - dei bad Tinder dates, gli appuntamenti combinati tramite la nota app di incontri e trasformatisi poi in autentici incubi. Potete leggerne alcuni esempi qui, in cui l’aspirante fidanzato si rivela un necrofilo, un cannibale o un serial killer - tutti racconti, si noti, vissuti da una prospettiva interamente femminile, proprio come nel nostro caso. Nella vicenda del “fraintendimento allo Shard”, la minaccia è assai meno marcata e ci si muove in contesti sociali medio-alti, ma le conseguenze sono ugualmente spiacevoli e durature: un debito da 15.000 sterline, circa 16.400 euro.


L’errore di lettura di una virgola, poi, è qualcosa di plausibile - tanto che qualcosa di analogo sarebbe accaduto davvero a un uomo nel 2014 (anche se su alcuni forum hanno ipotizzato scenari più sfumati). E’ pure un argomento tipico da leggenda, come avviene nella catena di sant’Antonio dei biscotti Neiman Marcus (una donna chiede quanto costa averne la ricetta, le viene risposto “due e cinquanta”, la protagonista acconsente pensando che si tratti di due dollari e cinquanta e si ritrova con un conto di 250 dollari; alla fine, non le rimane che vendicarsi rivelando a più persone possibili la ricetta segreta e chiedendo a tutti di diffonderla a loro volta).


Ad ogni modo, è quel genere di svista che potrebbe succedere a chiunque, soprattutto dopo una giornata di lavoro stressante - come viene opportunamente puntualizzato dal secondo utente Twitter.


Per contro, la conseguenza è abnorme, un mutuo decennale che grava interamente sulle spalle del personaggio femminile: nella narrazione l’uomo è quasi un fantasma: non partecipa al dramma né si sa come abbia reagito. Tutt’altro che un gentleman d’altri tempi, si direbbe. La leggenda sembra dire alla donna: errore tuo, problema tuo. Tutto il racconto, insomma, ha un po’ il sapore di un cautionary tale, una storia diffusa per mettere in guardia contro rischi e comportamenti sconvenienti. In questo caso, la vicenda della donna uscita per un appuntamento e tornata a casa con un debito decennale pare voler esaltare l’importanza di non abbassare mai la guardia e di non lasciarsi mai distrarre, facendo attenzione anche i minimi dettagli - piccoli quanto una virgola, per intenderci.


In caso contrario, sarà lei a pagarne il conto.

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